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Pubblicato Lunedì, 12 Settembre 2022

ProgettistaPiù 2023: una tecnologica ‘seconda pelle’

Inventare, realizzare e validare robot indossabili innovativi, gli esoscheletri, sia per supportare gli operatori nel loro lavoro quotidiano, soprattutto quando si tratta di attività rischiose o faticose, oppure ai fini riabilitativi o ancora per potenziare specifici movimenti.

È questo il fine che si pone la ricerca della Dott.ssa Simona Crea, la nostra ospite di oggi, Ricercatrice dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Lo studio va avanti. Molti sono i settori di nicchia dove gli esoscheletri possono migliorare l’ergonomia durante l’attività lavorativa o fare la differenza nel campo della sicurezza sul lavoro. Sono per esempio già utilizzati da alcune note case automobilistiche, che mettono a disposizione dei propri dipendenti questi dispositivi, soprattutto quando occorre eseguire delle lavorazioni sotto-scocca a motore già montato, in posizione dunque molto scomoda. Ma possono essere efficacemente impiegati, per esempio, in agricoltura, per effettuare alcune operazioni di potatura, dove gli addetti devono tenere le braccia alzate per molto tempo. Oppure ancora quando occorre lavorare tenendo in mano, alzati, oggetti pesanti, per esempio l’attrezzatura per il lavaggio dei vetri.

Importanti rivoluzioni si attendono inoltre soprattutto in ambito medicale, dove tutti i dispositivi indossabili (wearable), come una tecnologica ‘seconda pelle’, dotata di opportuni sensori, potranno consentirci di rilevare parametri vitali utili a tenere sotto controllo il nostro stato di salute.